Tre sono i colli di tufo sui quali Siena è edificata e tre sono le strade che ne suddividono l’impianto urbanistico, il “triventum” è il nome antico del principale incrocio della città dove transitava la Via Francigena e dove la Croce del Travaglio segna l’intersezione di Banchi di Sotto, Banchi di Sopra e Via di Città.
Siena - Via di Città
Via di Città è la più elegante e solenne delle tre strade, anticamente era chiamata Via Galgaria per la presenza di calzolai e cuoiai, conduce sulla sommità di uno dei tre colli su cui si sviluppa Siena, quello che ospitò l’insediamento della città alto-medievale.
La Via sale, incurva con dolce pendenza e con scorci mozzafiato, come quello della piazza del Campo vista dalla Costarella dei Barbieri oppure quello della Torre del Mangia vista dal Chiasso del Bargello.
La Via di Città è fiancheggiata da aristocratiche e monumentali residenze senesi come il trecentesco Palazzo Patrizi, sede dell’Accademia degli Intronati, fondata nel 1525. Poco più avanti troviamo l’antico palazzo della famiglia Marescotti, che nel Cinquecento passò ai Piccolomini-Mandoli, nel Settecento ai Saracini e a partire dal 1877 ai Chigi-Saracini ed oggi ospita l’Accademia Musicale Chigiana. Più avanti sulla destra il Palazzo Piccolomini, detto delle Papesse, oggi ospita il Centro per l’Architettura Contemporanea ed è uno splendido esempio di architettura fiorentina del Rinascimento cui segue, quasi per contrasto, il Palazzo Marsili che in pieno Quattrocento (1444) fu rifatto in forme ancora gotiche.
La Via di Città conduce a un incrocio che origina una piazzetta detta dei Quattro Cantoni, cuore della contrada dell’Aquila, qui si intersecano le strade principali del Terzo di Città: la piazza fu luogo di ritrovo della nobiltà cittadina dei secoli XV e XVI prima che il centro di incontro della buona società si spostasse alla Loggia della Mercanzia, chiamata appunto Casin dé Nobili.
Da questo punto si scorge il Duomo, che si raggiunge attraverso l’ampia via del Capitano del Popolo, nel quale si impone il palazzo del Capitano del Popolo.